Errori fattura elettronica
Lo SDI ha rifiutato una fattura elettronica? Non disperatevi e cerchiamo di scoprire quali sono i possibili errori di una fattura elettronica e come risolverli. Vediamo di imparare a leggere i messaggi di errore trasmessi dallo SDI o eventualmente gestire avvertimenti che arrivano dal software gestionale. I nostri software gestionali/ERP effettuano già una serie di controlli preventivi bloccando eventuali fatture elettroniche che se inviate andrebbero scartate. Purtroppo però non sempre il gestionale riesce a trovare errori e per questo può capitare che vengano inviate fatture elettroniche errate. Queste fatture saranno comunque bloccate dal sistema di interscambio (SDI) restituendovi appunto il messaggio di errore.
Lo SDI ha rifiutato una fattura? Come comportarsi
Prima di tutto non serve preoccuparsi eccessivamente. E' infatti piuttosto comune che lo SDI possa rifiutare una fattura elettronica. Questo potrebbe soprattutto capitare dopo una migrazione dati e quindi proprio quando si passa a un nuovo software gestionale/ERP. I dati presi dal vostro vecchio gestionale potrebbero infatti a volte essere non corretti o parziali e questo potrebbe comportare degli errori. Allo stesso modo gestionali completi come i software gestionali da noi proposti gestiscono tutti i campi della fattura elettronica, quindi gestendo più campi, alcuni dei quali magari non noti a voi, le probabilità di errori sono più alte.
Ad ogni modo, qualsiasi cosa capita, state calmi e non preoccupatevi, serve solo correggere l'errore e rinviare la fattura elettronica allo SDI.
Come posso accorgermi che una fattura elettronica è stata scartata dallo SDI
Lo SDI invia alla società che ha emesso fattura elettronica una notifica di scarto attraverso il canale usato per l'invio della fattura scartata. Lo scarto è comunicato tramite un file in formato XML che contiene informazioni sulla fattura (numero e data) e il motivo dello scarto. Se usate il sistema di fatturazione elettronica dei nostri gestionali, tale messaggio verrà automaticamente caricato e verrà notificato all'utente. Allo stesso modo la fattura elettronica sarà marcata con l'indicazione di scartata dallo SDI e con il flag errore.
Se apriamo la fattura (o la nota di credito), oltre al messaggio inizizale, vedremo una situazione come quella che vediamo in figura. Oltre all'indicazione scartata dallo SDI e al flag errore, sarà attiva la possibilità di generare il nuovo file in formato XML. Questo vi permette di generare una bozza per verificare direttamente il file in formato XML e verificare l'errore.
Quali sono gli errori di fatture elettronica tracciati dallo SDI
Lo SDI effettua una serie di controlli sui file inviati. A seguito di questi controlli, potrebbe registrare un errore e comunicare lo scarto del documento qualora esistessero delle anomalie. Importante segnalare che lo SDI non effettua alcun controllo sulla correttezza dei valori della fattura o altro. Lo SDI unicamente verifica la presenza o meno di alcune informazioni e fa un controllo su alcuni campi. Qui riepiloghiamo tutti gli errori tracciati dallo SDI con il relativo codice SDI.
Errori nei campi della testata del file XML
I campi di testata contengono le informazioni di base del documento, del committente e del cessionario. Per saperne di più potete andare a vedere il tracciato XML. Ecco qui l'elenco dei vari errori ed alcuni consigli su come effettuare la correzione. Alcuni errori (controllo su Partita IVA, Codice Fiscale e denominazione) sono fatti su Cessionario, Committente e Rappresentante Fiscale e quindi l'errore deve essere verificato in base al tipo di fattura emessa.
- 00300: 1.1.1.2 <IdCodice> non valido: questo errore viene visualizzato nel caso in cui la Partita IVA dell'emittente della fattura elettronica fosse errato. Nel caso in cui riceviate questo errore, vuol dire che la Partita Iva della vostra azienda non è stato inserito correttamente. Nel caso di invio di auto-fatture per conto di aziende Italiane, dovete verificare la Partita IVA del fornitore. Questo controllo non viene effettuato nel caso in cui inviate auto-fatture per conto di aziende non Italiane.
- 00428: 1.1.3 <FormatoTrasmissione> non coerente con il valore dell'attributo VERSIONE: errore del tipo di fattura emessa.
- 00427: 1.1.4 <CodiceDestinatario> di 7 caratteri non ammesso (per FPA): errore nel codice destinatario nel caso di fatture verso aziende o privati. Correggere il Codice destinatario.
- 00427: 1.1.4 <CodiceDestinatario> di 6 caratteri non ammesso (per FPR): errore nel codice destinatario nel caso di fatture verso Pubblica Amministrazione. Correggere il Codice destinatario nell'anagrafica del cliente.
- 00311: 1.1.4 <CodiceDestinatario> non valido: correggere il codice Destinatario nell'anagrafica del cliente.
- 00312: 1.1.4 <CodiceDestinatario> non attivo: correggere il codice Destinatario nell'anagrafica del cliente.
- 00399: CessionarioCommittente presente nell'anagrafica IPA di riferimento in presenza di 1.1.3 <FormatoTrasmissione> valorizzato a FPR12: errore del formato della fattura elettronica. Il committente è una Pubblica Amministrazione, deve essere modificato il tipo di fattura elettronica. Attenzione: il codice SDI deve avere solo 6 caratteri.
- 00398: Codice Ufficio presente ed univocamente identificabile nell’anagrafica IPA di riferimento, in presenza di 1.1.4 <CodiceDestinatario> valorizzato con codice ufficio “Centrale”: errore nel codice SDI per fatture inviate alla Pubblica Amministrazione, verificare con il cliente il corretto Codice SDI.
- 00313: L’elemento 1.1.4 <CodiceDestinatario> può essere valorizzato con “XXXXXXX” per comunicare i dati di fatture emesse esclusivamente verso soggetti non residenti (1.4.1.1 <IdFiscaleIVA> deve essere valorizzato e 1.4.1.1.1 <IdPaese> deve esserre diverso da “IT”): Codice SDI non correttamente valorizzato nel caso di fatture inviate ad aziende con codice fiscale o partita IVA Italiana.
- 0330: 1.1.6 <PECDestinatario> contenente un valore non ammesso: modificare la PEC nell'anagrafica del Cliente (NOTA: controllo fatto solo nel caso in cui non fosse valorizzato il Codice Destinatario).
- 00473: per il valore indicato nell'elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> il valore presente nell'elemento 1.2.1.1.1 <IdPaese> non è ammesso: errore visualizzato nel caso in cui il tipo documento non fosse corretto rispetto al Paese di registrazione del cliente. Errore che viene visualizzato nel caso di Auto-Fatture inviate non correttamente. Risoluzione: verificare il Paese di registrazione della controparte.
- 00476: gli elementi 1.2.1.1.1 <IdPaese> e 1.4.1.1.1 <IdPaese> non possono essere entrambi valorizzati con codice diverso da IT: verificare il Paese di registrazione della controparte.
- 00301: 1.2.1.1.2 <IdCodice> non valido: verificare la partita IVA del cliente nell'anagrafica.
- 00323: 1.2.1.1.2 <IdCodice> corrispondente a una partita IVA cessata da oltre 5 anni: verificare la partita IVA del cliente nell'anagrafica.
- 00320: 1.2.1.1 <IdFiscaleIVA> e 1.2.1.2 <CodiceFiscale> non coerenti: verificare in anagrafica Partita Iva e Codice Fiscale. Qualora non si fosse sicuri del Codice Fiscale, si consiglia di eliminarlo (è un dato non obbligatorio se valorizzata la Partita IVA).
- 00321: 1.2.1.2 <CodiceFiscale> di soggetto non partecipante al gruppo IVA: errore nel Codice Fiscale, verificare il Codice Fiscale con il cliente e modificarlo in anagrafica.
00322: 1.2.1.2 <CodiceFiscale> non presente a fronte di 1.2.1.1 <IdFiscaleIVA> di gruppo IVA: nel caso di aziende con più codici fiscali associati alla stessa partita IVA deve essere indicato anche il codice Fiscale. Verificare il codice Fiscale con il cliente ed inserirlo in anagrafica. - 00200: file non conforme al formato (l'errore viene rilevato nei casi in cui:
- non è valorizzato e non sono valorizzati i campi <Nome> e <Cognome> seguenti
- è valorizzato ma lo sono pure i campi <Nome> e/o <Cognome> seguenti): errore nell'anagrafica del cliente nel caso di fatture verso privati.
Errori nel corpo della fattura elettronica in formato XML
Il corpo della fattura è la parte del file XML che contiene i dati generali della fattura in formato XML. Valori come l'importo totale, ma anche informazioni su ordine, DDT e così via. In alcuni casi abbiamo valori su più righe che andranno tutte corrette. Vediamo gli errori:
- 00471: per il valore indicato nell'elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> il cedente/prestatore non può essere uguale al cessionario/committente: verificare il tipo documento inserito, solo nel caso di autofatture per consumo interno (TD26) è possibile usare cessionario uguale al committente.
- 00472: per il valore indicato nell'elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> il cedente/prestatore deve essere uguale al cessionario/committente: errore presentato nel caso di fatture con Tipo Documento TD26 - autofattura per consumo interno o similare. Modificare il tipo documento o modificare la controparte scegliendo come Cliente società con la stessa Partita IVA del cessionario (eventualmente create una nuova controparte che abbia il nome della vostra società e la stessa partita IVA).
- 00473: per il valore indicato nell'elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> il valore presente nell'elemento 1.2.1.1.1 <IdPaese> non è ammesso: verificare il tipo documento (solitamente una autofattura) ed il Paese di registrazione del Cliente.
- 00474: per il valore indicato nell'elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> non sono ammesse linee di dettaglio con l'elemento 2.2.1.12 <AliquotaIVA> contenente valore zero: verificare il tipo documento che non può essere usato nel caso di esenzione IVA.
- 00475: per il valore indicato nell'elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> deve essere presente l'elemento 1.4.1.1 <IdFiscaleIVA> del cessionario/committente: manca la Partita IVA.
- 00424: 2.2.1.12 <AliquotaIVA> o 2.2.2.1< AliquotaIVA> o 2.1.1.7.5 <AliquotaIVA> non indicata in termini percentuali: errore registrato nel caso di cassa previdenziale. Verificare il valore IVA.
- 00443: non c’è corrispondenza tra i valori indicati nell’elemento 2.2.1.12 <AliquotaIVA> o 2.1.1.7.5 <AliquotaIVA> e quelli dell’elemento 2.2.2.1 <AliquotaIVA>: errore registrato nel caso di cassa previdenziale. Verificare il valore IVA.
- 00415: 2.1.1.5 <DatiRitenuta> non presente a fronte di 2.1.1.7.6 <Ritenuta> uguale a SI: nel caso in cui si emetta una fattura con ritenuta di acconto, verificare la compilazione dei dati della ritenuta.
- 00413: 2.1.1.7.7 <Natura> non presente a fronte di 2.1.1.7.5 <AliquotaIVA> pari a zero: verificare la aliquota IVA inserita, se è pari a zero deve essere valorizzato il campo Natura IVA.
- 00414: 2.1.1.7.7 <Natura> presente a fronte di 2.1.1.7.5 <Aliquota IVA> diversa da zero: verificare la compilazione della anagrafica aliquota IVA.
- 00444: non c’è corrispondenza tra i valori indicati nell’elemento 2.2.1.14 <Natura> o 2.1.1.7.7 <Natura> e quelli dell’elemento 2.2.2.2 <Natura>: verificare aliquota IVA indicata.
- 00445: non è più ammesso il valore generico N2, N3 o N6 come codice natura dell’operazione: utilizzato un formato XML obsoleto
- 00437: 2.1.1.8.2 <Percentuale> e 2.1.1.8.3 <Importo> non presenti a fronte di 2.1.1.8.1 <Tipo> valorizzato: verificare i dati compilati nello sconto/maggiorazione..
Errori sui dati di beni e servizi
Vediamo ora la parte del file XML che contiene i dati sui servizi resi e le merci vendute. In questo caso la verifica è fatta a livello di singola riga e il file potrebbe riportare lo stesso errore per più righe. Dovranno essere corrette tutte le righe che presentano l'errore prima di rinviare la fattura allo SDI. Vediamo gli errori laddove molti di questi errori sono già controllati e corretti dal gestionale e quindi non verranno visualizzati.
- 00423: 2.2.1.11 <PrezzoTotale> non calcolato secondo le regole definite nelle specifiche tecniche: verificate eventuali errori di calcolo che potrebbero avvenire a seguito di arrotondamenti (controllo fatto con arrotondamento al centesimo).
- 00424: 2.2.1.12 <AliquotaIVA> o 2.2.2.1< AliquotaIVA> o 2.1.1.7.5 <AliquotaIVA> non indicata in termini percentuali: verificare nel documento l'aliquota IVA applicata e verificare l'anagrafica dell'aliquota IVA.
- 00443: non c’è corrispondenza tra i valori indicati nell’elemento 2.2.1.12 <AliquotaIVA> o 2.1.1.7.5 <AliquotaIVA> e quelli dell’elemento 2.2.2.1 <AliquotaIVA>: verificare nel documento l'aliquota IVA applicata e verificare l'anagrafica dell'aliquota IVA.
- 00474: per il valore indicato nell'elemento 2.1.1.1 <TipoDocumento> non sono ammesse linee di dettaglio con l'elemento 2.2.1.12 <AliquotaIVA> contenente valore zero: verificare tipo documento e linee compilate.
- 00411: 2.1.1.5 <DatiRitenuta> non presente a fronte di almeno un blocco 2.2.1 <DettaglioLinee> con 2.2.1.13 <Ritenuta> uguale a SI: verificare le informazioni inserite riguardo alla ritenuta di acconto.
- 00400: 2.2.1.14 < Natura> non presente o non è stata correttamente valorizzata a fronte di 2.2.1.12 <AliquotaIVA> pari a zero: verificare anagrafica dell'aliquota IVA selezionata, deve essere valorizzato il campo natura IVA.
- 00401: 2.2.1.14 <Natura> presente a fronte di 2.2.1.12 <AliquotaIVA> diversa da zero: verificare anagrafica dell'aliquota IVA selezionata, NON deve essere valorizzato il campo natura IVA.
- 00444: non c’è corrispondenza tra i valori indicati nell’elemento 2.2.1.14 <Natura> o 2.1.1.7.7 <Natura> e quelli dell’elemento 2.2.2.2 <Natura>: verificare la compilazione del documento e l'anagrafica dell'aliquota IVA.
- 00445: non è più ammesso il valore generico N2, N3 o N6 come codice natura dell’operazione: utilizzati dati obsoleti.
Errori nel riepilogo
Vediamo infine la sezione relativa al riepilogo dei dati dove lo SDI effettua gli ultimi controlli. Il gestionale effettua già i controlli e quindi diversi errori difficilmente saranno visibili. Gli errori sono i seguenti:
- 00419: 2.2.2 <DatiRiepilogo> non presente in corrispondenza di almeno un valore di 2.1.1.7.5 <AliquotaIVA> o 2.2.1.12 <AliquotaIVA>: mancanza di dati di riepilogo per alcune aliquote IVA inserite.
- 00424: 2.2.1.12 <AliquotaIVA> o 2.2.2.1< AliquotaIVA> o 2.1.1.7.5 <AliquotaIVA> non indicata in termini percentuali: verificare anagrafica IVA.
- 00443: non c’è corrispondenza tra i valori indicati nell’elemento 2.2.1.12 <AliquotaIVA> o 2.1.1.7.5 <AliquotaIVA> e quelli dell’elemento 2.2.2.1 <AliquotaIVA>: errori di calcolo e nel riporto dei dati.
- 00420: 2.2.2.2 <Natura> con valore N6 (inversione contabile) a fronte di 2.2.2.7 <EsigibilitaIVA> uguale a S (scissione pagamenti): verificare la corretta indicazione dell'IVA e dell'eventuale scissione dei pagamenti.
- 00429: 2.2.2.2 < Natura> non presente a fronte di 2.2.2.1 <AliquotaIVA> pari a zero: verificare aliquota IVA (deve essere valorizzata la natura IVA).
- 00430: 2.2.2.2 <Natura> presente a fronte di 2.2.2.1 <AliquotaIVA> diversa da zero: verificare l'aliquota IVA.
- 00444: non c’è corrispondenza tra i valori indicati nell’elemento 2.2.1.14 <Natura> o 2.1.1.7.7 <Natura> e quelli dell’elemento 2.2.2.2 <Natura>: verificare i dati di compilazione.
- 00422: 2.2.2.5 <ImponibileImporto> non calcolato secondo le regole definite nelle specifiche tecniche: errore di calcolo.
- 00421: 2.2.2.6 <Imposta> non calcolato secondo le regole definite nelle specifiche tecniche: errore di calcolo dovuto probabilmente ad arrotondamenti.
- 00445: non è più ammesso il valore generico N2, N3 o N6 come codice natura dell’operazione
Errore nella generazione del XML
Per evitare l'invio di fatture errate allo SDI, il gestionale effettua una serie di controlli e blocca la generazione del file XML qualora fosse rilevati errori. L'errore viene visualizzato in fase di generazione del XML e ne impedisce la generazione. In questo caso non esiste un elenco specifico degli errori, il gestionale infatti è in grado di identificare un numero maggiore di errori e di gestire più situazioni.
Il messaggio viene visualizzato nell'interfaccia utente in fase di generazione. Questo errore viene visualizzato anche quando viene generata una fattura in bozza. In generale l'informazione fornita è sufficiente all'utente per effettuare le correzioni richieste. Qualora non fosse chiaro, si consiglia di richiedere assistenza.
Esempi di errori comuni che impediscono la generazione del file XML
In fase di generazione del XML il gestionale effettua due tipologie di controlli. In base a questi controlli si potranno verificare uno o più errori che impediscono la generazione del XML. I controlli fatti sono delle seguenti tipologie:
- Controlli sulla completezza dei dati
- Controlli sul formato dei dati
Vediamo meglio cosa si intende.
Controlli sulla completezza dei dati del file XML
Per evitare errori che comporterebbero lo scarto della fattura da parte dello SDI, il gestionale verifica che le informazioni inserite siano complete. In particolare vengono effettuati controlli riguardo alla Partita IVA, Codice Fiscale, Codice SDI e così via. Vengono anche fatti controlli riguardo alla compatibilità tra i dati. Nel caso di errori registrati, sarà sufficiente andare a inserire/modificare le informazioni sul documento o nelle anagrafiche collegate.
Vediamo un elenco (non esaustivo) di informazioni che potrebbero mancare:
- Mancanza di dati sul Cliente: per ogni cliente devono essere compilati i campi quali indirizzo, città, CAP, provincia e stato. Il gestionale integrerà alcune info laddove mancanti.
- Mancanza di codice SDI o PEC. Uno dei due va obbligatoriamente valorizzato per fatture inviate a soggetti italiani.
- Non valorizzata la Natura IVA nell'aliquota. Modificare la relativa aliquota IVA.
- Mancanza di dati relativi all'eventuale Dichiarazione di Intento.
Controllo del formato dati
Il file XML viene generato in base a uno schema predefinito che indica i formati dati ed i campi accettabili. Lo schema è definito dall'agenzia delle entrate. Lo schema definisce il formato di ogni singolo dato ed eventuali valori non accettati. Il gestionale in alcuni casi provvede a sostituire in autonomia valori non accettati dallo SDI con analoghi valori accettati. Potrebbero tuttavia registrarsi situazioni di errore.
L'errore più comune in questo caso è solitamente l'uso di caratteri speciali in "descrizioni", "codici" o anche solo la denominazione di un cliente. Lo SDI accetta solo campi in formato latino. Il gestionale comunque effettua già una sostituzione automatica all'invio di eventuali caratteri speciali.
Inviare la fattura elettronica corretta
Se una fattura (o nota di credito) è stata scartata dallo SDI, dovrà essere inviata la correzione allo SDI. Se questo non fosse fatto, la fattura non può essere considerata valida e quindi non può essere registrata in contabilità generale.
Modalità e tempi per l'invio della fattura elettronica corretta
Se avete ricevuto una notifica di scarto da parte dello SDI, ricordatevi che avete due strade:
- Entro 5 giorni dalla data della notifica di errore potrete correggere la fattura elettronica e inviarla di nuovo allo SDI. In questo caso dovrete mantenere numero e data uguali.
- In alternativa, potete anche correggere ed emettere la fattura con numero e data nuova
In entrambi i casi, per effettuare la correzione, serve seguire le indicazioni dell'Agenzia delle Entrate. Purtroppo però, a volte, queste indicazioni non sono sempre di facile lettura.
Come inviare la fattura elettronica corretta dal gestionale
Per l'invio della fattura elettronica corretta in formato XML è sufficiente usare la stessa procedura usata per inviare le normali fatture elettroniche. Troverete infatti le eventuali fatture elettroniche scartate dallo SDI direttamente nel sistema di interscambio del gestionale. Ovviamente prima di rinviare la fattura (o nota di credito) si consiglia di effettuare la correzione richiesta. A differenza di fatture inviate standard, nel caso di fatture scartate il gestionale permette di effettuare il nuovo invio.