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Cosa è il Reverse Charge dell'IVA?

Con "Reverse Charge" si intende uno uno specifico meccanismo fiscale in cui la responsabilità per il pagamento dell'IVA viene spostata dal fornitore di beni o servizi al destinatario dell'operazione.  Il software gestionale permette di gestire in maniera agevole questo meccanismo.

Definizione di Reverse Charge

Il termine "reverse charge" si riferisce a un meccanismo fiscale in cui l'obbligo di calcolare e pagare l'imposta sul valore aggiunto (IVA) viene spostato dal fornitore al cliente nell'ambito di determinate transazioni commerciali. Invece di addebitare l'imposta direttamente al fornitore, il quale la riscuoterebbe e la verserebbe all'autorità fiscale, il reverse charge trasferisce la responsabilità al cliente stesso.

Quando si utilizza il Reverse Charge

Il reverse charge è utilizzato principalmente nelle transazioni commerciali tra imprese all'interno di uno stesso paese o tra paesi membri dell'Unione Europea. Questo meccanismo è stato introdotto per combattere la frode fiscale e semplificare l'adempimento delle obbligazioni fiscali per le imprese.

Come viene indicata un fattura in Reverse Charge

Quando viene applicato il reverse charge in una fattura, il fornitore emette una fattura senza addebitare l'IVA e indica che si applica il reverse charge. Il cliente, a sua volta, registra l'IVA nel proprio registro contabile come imposta dovuta e la detrae come imposta deducibile nello stesso periodo.

In questo modo il reverse charge sposta l'onere di calcolare e pagare l'IVA dal fornitore al cliente, garantendo che l'imposta sia correttamente registrata e versata alle autorità fiscali senza passare attraverso il fornitore. Questo sistema aiuta a prevenire pratiche fraudolente come l'evasione fiscale attraverso la creazione di società fantasma o l'emissione di fatture false.

Reverse Charge e autofatture

Con l'introduzione dell'obbligo di invio di autofatture all'agenzia fiscale per fatture estere e similari, si è introdotta una nuova situazione contabile che richiede l'utilizzo del Reverse Charge. Le autofatture emesse devono infatti essere registrate nei registri IVA con meccanismo di Reverse Charge.

L'imposta IVA in Reverse Charge si paga?

Nel caso del reverse charge, l'IVA non viene effettivamente pagata dal cliente al fornitore o all'autorità fiscale nel momento dell'acquisto. L'IVA è calcolata dal cliente e segnalata nei registri IVA come imposta dovuta e imposta detraibile.

Quando il cliente registra l'IVA nel proprio registro contabile come imposta dovuta, nello stesso periodo può detrarre tale importo come imposta detraibile. Ciò significa che, se il cliente ha diritto alla detrazione dell'IVA, compenserà l'imposta dovuta con l'imposta detraibile, pagando solo la differenza netta alle autorità fiscali o ottenendo un credito d'imposta da utilizzare in periodi successivi.

In sostanza, il reverse charge è un meccanismo che sposta la responsabilità del calcolo e del versamento dell'IVA dal fornitore al cliente, ma non comporta un effettivo pagamento dell'IVA al fornitore. Il cliente effettua solo la registrazione contabile dell'IVA dovuta e detraibile, senza scambio di denaro diretto.

Come viene gestito il Reverse Charge nel gestionale?

I nostri software gestionali permettono di gestire le registrazioni contabili in Reverse Charge sia nel caso di fatture ricevute in Reverse Charge, sia nel caso di registrazione di Autofatture emesse per le quali si impiega un sistema di Reverse Charge.

Per saperne di più, vi invitiamo a visitare la sezione della guida utente del Gestionale che riguarda la Gestione Reverse Charge.